N’tinna a mare,
un vecchio e divertente gioco della storia siciliana.
Secondo la tradizione, potevano partecipare soltanto i figli maschi dei
pescatori, ma oggi, nell'età dell'uguaglianza, hanno tutti, anche le donne, il
diritto di partecipare.
Si tratta di un albero, posto su una barca al
mare: un lungo tronco unto di sapone, montato quasi orizzontalmente sull’acqua
del mare. Lo scopo della gara consiste nel cercare di raggiungere una
bandierina posta all'estremità del tronco, quindi della n'tinna (antenna),
senza cadere in acqua. I partecipanti sono costretti ad innumerevoli tentativi
(con conseguenti cadute in acqua) prima di riuscire a raggiungere la bandiera.
Un numero di 7 ragazze si sono iscritte per la partecpazione e ora nuotano verso la barca
Un numero di 7 ragazze si sono iscritte per la partecpazione e ora nuotano verso la barca
inizia l'avventura
Ma è veramente difficile.
Poi i ragazzi di Cirano hanno spostato la bandiera, accorgiando la "via"
Dopo le femmine toccava ai ragazzi.
Divisi in sei gruppi, aveva ognuno più tentativi per arrivare alla bandierina
Divisi in sei gruppi, aveva ognuno più tentativi per arrivare alla bandierina
Chi è riuscito di prendere la banderina, poteva partecipare alla finale.
Domani ve lo faccio vedere.
Domani ve lo faccio vedere.
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